Sogniamo credendo di essere nella realtà

Sogniamo credendo di essere nella realtà

I mass media, in particolare gli organi di informazione, hanno tanto potere sull’uomo di oggi perché egli vive sognando.
Nei disturbi psichiatrici ciò appare evidente, il malato sogna e crede d’essere nella realtà. Nell’ipocondriaco, nel fobico, nel paranoico che non possono avere un respiro libero, vive un mondo di sogno che fa paura, che il paziente percepisce come vero; per questa ragione tali persone si arrabbiano molto se qualcuno disconosce questa realtà sognante. E’ assurdo dire a un ipocondriaco: non hai nulla…

Le loro azioni, la loro volontà risentono dell’ottundimento della coscienza. Soffocata la consapevolezza, i pensieri diventano malati; il corpo è malato e si muove con lentezza, è greve con i muscoli tesi, i lineamenti del volto si fanno rigidi e gli occhi perdono lucentezza. La depressione grave porta con sé lo sguardo spento, una deambulazione lenta e senza vita, una pelle opaca, l’intero corpo manifesta la patologia del pensiero e degli affetti.

L’intervento terapeutico deve mirare a riportare chiarezza nel pensiero, coscienza (consapevolezza desta) della propria interiorità, ma ciò non può avvenire esclusivamente attraverso un processo (cognitivo) cerebrale, solo con l’intelletto, ma attraverso il “cuore”, agendo sul respiro.

In questi casi, emerge la necessità di una psicoterapia che utilizzando il corpo oltre che la parola, riesca a penetrare nel “sentire” dell’uomo risvegliandone la coscienza.

Info sull'autore

admin administrator