Il tempo siamo noi

Il tempo siamo noi


Di solito ci esprimiamo dicendo che siamo “uomini del tempo”, sarebbe più giusto dire che “il tempo siamo noi”. Perché è da noi stessi che dipende il “senso” e l’uso che si può fare di tale nostro principale patrimonio individuale e sociale. Che oltretutto è uguale per ciascuno di noi. Per ognuno esistono ventiquattr’ore il giorno, sette giorni la settimana, cinquantadue settimane in un anno. Ognuno di noi alla fine capirà che l’arcano di una buona gestione del tempo non sta tanto nel risparmiarlo o averne di più. Alla fine di ciascuna giornata chi non lo ha utilizzato, non potrà conservarlo. La vera arte quindi consiste soprattutto nel sapere usare con molta intelligenza questo capitale che ci viene donato quotidianamente. È probabile che sia questo il motivo per il quale le persone che hanno problemi a gestire il tempo, in realtà hanno difficoltà a gestire la propria vita.

La concorrenza mondiale, l’utilizzazione crescente delle tecnologie dell’informazione, l’accrescimento della produttività e il ri-aggiustamento dei valori umani e sociali non sono che qualcuno dei fattori che contribuiscono attualmente allo sconvolgimento profondo dei tempi di lavoro. I recenti cambiamenti, come le ristrutturazioni, le riduzioni degli effettivi, la privatizzazione di grandi aziende e le nuove relazioni contrattuali (ad esempio il subappalto e il lavoro interinale) nonché il tele lavoro, ecc., hanno aumentato la complessità degli ambienti di lavoro. Inoltre, il decentramento e la diversificazione dei livelli decisionali e degli attori chiave fanno in modo che la gestione degli imprevisti diventi via via sempre più dispersiva.

La globalizzazione comporta numerosi mutamenti nel contesto del lavoro. E la principale caratteristica delle trasformazioni recenti riguarda indubbiamente la velocità alla quale essi si producono. I cambiamenti hanno sempre fatto parte della nostra vita e hanno innegabilmente contribuito allo sviluppo della società e al miglioramento delle nostre condizioni di vita; tuttavia, la loro rapidità e la loro ampiezza, così come le incertezze che ne derivano, vengono attualmente giudicate inquietanti. Ci rendiamo conto di non avere più il tempo di fermarci e di valutare le forme cangianti di organizzazione e i nuovi metodi e tecnologie.

Una buona gestione del tempo permetterà di guardare le cose in una prospettiva più sana, con più agio. Di essere più produttivi e sentirsi quindi più tranquilli e sicuri. Di aumentare il benessere al lavoro. Di trovare più tempo per rilassarsi e apprezzare la vita fuori dal lavoro.

Utilizzando un buon metodo di gestione del tempo, possiamo evitare i sensi di colpa per non aver potuto portare a termine ciò che avremmo voluto fare.


Ho ritrovato su alcune vecchie agende delle annotazioni che trovo ancora interessanti: brevi riflessioni, credo non banali rispetto al tempo in cui le ho scritte.
Ne ho scelto cinquantadue, risalenti al 2002, 2003 e 2004, con l’intenzione di proporre un motivo di ispirazione settimanale per il corso dell’anno.
Questa è la n. 24: Il tempo siamo noi (2002)


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