Gibran Khalil Gibran, avrebbe detto:
“ E’ tessere con fili tratti dal cuore, come se la stoffa fosse destinata a vestire l’essere amato.
E’ costruire una casa con passione, come se l’essere amato dovesse abitarvi.
E’ spargere semi con tenerezza e mietere con gioia, come se l’essere amato dovesse mangiarne il frutto. …”
Da parte nostra, cerchiamo di non tenere troppo sotto pressione i nostri collaboratori.
Incoraggiamoli pure a fare di più, ma riconosciamo i segnali del loro sovraccarico: un carattere troppo reattivo, un umore incostante, del sarcasmo, ecc.
Diamo l’esempio. Poiché siamo il punto di riferimento, i nostri collaboratori seguiranno il nostro modello; nel caso fossimo affidabili e bravi lavoratori oppure no.
Mettiamo le mani in pasta. Non dobbiamo avere paura di metterci all’opera per compiere ciò che è necessario. Le persone della nostra equipe ci rispetteranno di più se noi lavoreremo al loro fianco.
Poniamoci al servizio degli altri. Impariamo a dire “cosa posso fare per voi?” nelle nostre relazioni con i colleghi, i collaboratori, i clienti.
Quando partecipiamo in prima persona all’impegno della nostra squadra, abbiamo la possibilità di raggiungere più in fretta i risultati desiderati.
Cerchiamo di valutare il clima e l’atmosfera nella quale lavoriamo.
Possiamo verificare se noi stiamo facendo ciò che è necessario per mantenerli motivati, chiedendo ai nostri collaboratori se sono d’accordo o no con le seguenti affermazioni,
– la mia opinione è tenuta in considerazione nelle circostanze del mio lavoro?
– chi vuole assumersi maggiori responsabilità, ha la possibilità di farlo?
– nel corso degli ultimi sei mesi mi hanno parlato di sviluppo e crescita personale?
Vittorio Tripeni (2002) ” Le leve leggere della motivazione “, in “Oltre il Giardino”. eBook 2018
Info sull'autore