Esiste la possibilità di contare su un progetto di passaggio generazionale improntato alla cultura della mediazione.
Questo innovativo processo di consulenza considera innanzitutto il bisogno di ciascun elemento della famiglia di poter “influire” sulle scelte dell’imprenditore o dell’imprenditrice, rispetto al patrimonio e all’azienda di famiglia. Contemporaneamente, sostiene la opportunità di aiutare l’imprenditore o l’imprenditrice a mantenere la propria responsabilità genitoriale e generativa nei confronti della famiglia e dell’azienda. Decidere insieme l’avvenire dell’azienda e nello stesso tempo separarsi, cioè definire il proprio punto di vista individuale. Rendendosi consapevoli della propria differenza di vedute, la propria diversità; imparando a riconoscere i punti di vista divergenti e quelli discordanti, che possono rappresentare gli elementi della separazione e del conflitto ma anche le opportunità di intesa per un efficace passaggio generazionale. E’ possibile mediare le differenze e nello stesso tempo collaborare insieme per garantire uno sviluppo sano e competitivo all’azienda di famiglia.
Di solito sono proprio le diversità di punti di vista, di sentimento, che vengono utilizzate per armare il conflitto e per contrapporsi e cercare alleati da contrapporre ad altri alleati.
Però, se ciascuno accetta la responsabilità dei propri conflitti e quindi accetta la propria diversità – e di conseguenza riesce a rispettare e ad accettare la diversità dell’altra persona – probabilmente il conflitto può essere trasformato in progetto, nell’interesse principale dei della famiglia che è chiamati a garantire una congruente funzione di leadership all’interno dei processi organizzativi aziendali.
Info sull'autore