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Quando è opportuno chiedere un colloquio?
Nei momenti in cui ci si sente un poco depressi, quando la vita ci sembra difficile e priva di soddisfazioni, è normale tentare innanzitutto di cambiare le cose e ricorrere ad amici o parenti per ricevere da essi aiuto e consigli. Talvolta basta poco – andare in vacanza, avere un buon rapporto con il partner o iniziare un programma di attività fisica – per ritrovare un equilibrio migliore che ci permetta di andare avanti.
Tuttavia, capita che, pur avendo tentato varie soluzioni, le difficoltà non riescano a trovare una soluzione. Occorre a questo punto prendere l’iniziativa di chiedere un aiuto professionale per valutare ciò che non va e trovare il modo di migliorare le cose. Se ti ritrovi in questo ritratto, non indugiare consulta uno psicologo per un colloquio.
Che cosa è la psicoterapia?
La psicoterapia rimane il punto di riferimento dell’insieme dei servizi di aiuto psicologico. Attraverso tecniche molto precise, essa permette alle persone che vivono delle difficoltà personali di cambiare i loro pensieri, emozioni e comportamenti in modo da ridurre la loro difficoltà e a permettere loro di vivere in modo più soddisfacente. In molti casi, in seguito a una psicoterapia, si ripartirà con degli strumenti in grado di aiutarci a far fronte più efficacemente agli ostacoli che si presenteranno nella nostra vita. Per tutti coloro che desiderano risolvere un problema psicologico importante, la psicoterapia si dimostra essere il mezzo più efficace e più riconosciuto, tanto dalle persone in generale che dalla comunità scientifica.
Il percorso
Quando ci si impegna in una psicoterapia, si avvia un processo di cambiamento che ha bisogno di una collaborazione stretta con lo psicologo. E’ un percorso nel quale ci si può permettere di lasciarsi andare, di dire ciò che si pensa e si sente realmente senza aver paura di essere giudicati o criticati. La psicoterapia ci arricchisce, certo, ma è spesso esigente. Durante la psicoterapia si può essere portati a mettere in pratica le esperienze all’esterno delle sedute, a rivolgere la propria attenzione sulle situazioni e sulle emozioni che ci spaventano, a parlare di cose che sono state sempre tenute riservate, a constatare che i legami che intratteniamo con le persone che ci stanno intorno si trasformano man mano che il percorso progredisce, a diventare consapevoli che occorre modificare certe idee e certi comportamenti.
Benché la psicoterapia si rivolga anche ai gruppi di persone, alle famiglie o alle coppie, il suo contesto applicativo più conosciuto e più frequentemente sperimentato è quello della relazione individuale tra lo psicologo e il cliente.
La prima tappa di una psicoterapia è quella della valutazione, nel corso della quale lo psicologo valuterà le difficoltà o malesseri della persona giunta al colloquio; probabilmente anche con l’aiuto di test o questionari, ma anche il solo utilizzo del colloquio clinico, con l’obiettivo di meglio definire le problematiche e stabilire il programma più opportuno per il trattamento. Sarà anche un’occasione per rompere il ghiaccio e permettere al cliente di porre tutte le domande ed esporre tutte le preoccupazioni che lo affliggono.
La durata della terapia
Modificare delle modalità di pensiero e di comportamento non è compito facile che si realizza in pochi giorni. Così, la durata della psicoterapia dipende da molteplici fattori quali ad esempio: la gravità del problema, la natura degli obiettivi che si vogliono raggiungere, la frequenza degli incontri, il tipo di approccio terapeuti, le reazioni personali del cliente, la sua motivazione al cambiamento così come la natura dell’impegno da esso fornito. La psicoterapia può dunque avere la durata di qualche settimana ma può anche durare periodi più lunghi, anche più anni.
Il principio generale rimane comunque il raggiungimento degli obiettivi a partire dal quale si valuta e si concorda insieme l’interruzione degli incontri. Il raggiungimento degli obiettivi dipende in gran parte dall’impegno attivo del cliente e dalla collaborazione, anche al di fuori della seduta.
Ci si accorda in ogni caso su una seduta conclusiva del lavoro svolto, dove verranno visualizzati gli obiettivi raggiunti ed eventualmente gli aspetti o le aree di lavoro da esplorare.

 

Che cosa accade nel primo incontro
Il primo colloquio costituisce un momento privilegiato, non solo per prendere contatto, ma anche per informarsi e valutare, se è possibile, la opportunità di impegnarsi in una psicoterapia. Certo, al primo incontro occorrerà familiarizzarsi, stabilire le basi di una relazione di reciproca fiducia. Si potrà ugualmente esprimersi con franchezza sulle difficoltà con le quali ci si sta confrontando, per permettere allo Psicologo di valutare in che modo e in che misura offrirci un aiuto adeguato.
Il percorso di valutazione può estendersi per diversi incontri e quando sarà necessario, anche con l’utilizzo di test psicometrici (per valutare, ad esempio, alcuni aspetti della personalità o l’importanza dei sintomi). E’ anche l’occasione per il cliente di valutare lo Psicologo e di porre tutte le domande del caso. Seppure in quel momento prova ansia, è nervoso o molto preoccupato per le vicende personali, è importante che il cliente abbia il tempo di informarsi. Lo Psicologo potrà così descrivere al cliente i principali aspetti della psicoterapia, affinché egli possa decidere in modo libero e chiaro.

 

Durata delle sedute
Le sedute successive al primo incontro avranno una durata di 45 minuti e saranno svolte con frequenza settimanale (uno o due incontri, se necessario), rispettando comunque le reciproche esigenze. Sarà concordato l’impegno ad essere presente e puntuale da parte di entrambi. Solo in casi eccezionali ed urgenti è possibile concordare una seduta di recupero. Sono soggette a pagamento le sedute disdette all’ultimo momento o saltate senza preavviso.

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