La dipendenza affettiva: riconoscerla e affrontarla

La dipendenza affettiva: riconoscerla e affrontarla

Nelle persone che soffrono di dipendenza affettiva è facile notare difficoltà di natura psichica che sono da ricollegare all’infanzia. Le diverse forme di “costrittività” subite durante questo periodo potrebbero porsi in stretta relazione con la sofferenza.

Per comprendere bene di cosa si tratta, proviamo a inquadrare i sintomi ad essa collegati e le ripercussioni sulla vita delle persone che ne sono afflitte.

 

Sintomi della dipendenza affettiva

Difficoltà a stimarsi nel modo giusto

Cioè ad identificare con precisione quali siano le proprie responsabilità.

Ciò può esprimersi in tre modi:

– la persona sta soffrendo di un complesso di inferiorità;

– la persona è orgogliosa e megalomane;

– la persona si preoccupa solo del giudizio degli altri.

 

Difficoltà a stabilire dei confini efficaci

I confini ci proteggono dalle aggressioni esterne e, nello stesso tempo, contengono la nostra aggressività.

Ci aiutano inoltre a definire meglio ciò che siamo e cosa vogliamo.

Le persone dipendenti affettivamente possono presentare quattro modalità disfunzionali diverse:

– l’assenza totale di barriere: in questo caso la persona non si rende conto della aggressività di cui è vittima o che, al contrario, rivolge verso gli altri;

– scarsa efficacia dei limiti: in alcune situazioni i limiti posti dalla persona funzionano bene, in altre si rivelano del tutto inefficaci;

– eccessiva strutturazione dei limiti: per proteggersi completamente, la persona utilizza una maschera, una corazza. Erige quattro tipi di muro: la collera, la paura, il silenzio o le parole;

– un continuo passare da una posizione di difesa totale a una completa incapacità di difendersi.

 

Difficoltà a riconoscere la propria identità

L’identità è determinata dalla realtà del corpo, dall’organizzazione del pensiero, dai sentimenti che si provano e dal comportamento.

La difficoltà a riconoscere la propria identità può presentarsi in due forme distinte:

– la persona conosce la propria identità ma non arriva a comunicarla: la nasconde agli altri, per paura di un rifiuto. Crede che la propria identità non corrisponda alla aspettative delle persone che le stanno intorno;

– la persona non ha alcuna idea di ciò che costituisce la propria identità: deve allora costruirsene una in funzione di ciò che desidera offrire agli altri.

 

Difficoltà a riconoscere e a soddisfare i propri bisogni e le proprie aspettative

Si possono presentare quattro atteggiamenti diversi:

– dipendenza: la persona conosce i propri bisogni e desideri ma non li esprime e non fa nulla perché possano essere soddisfatti. Lascia che altri se ne curino al posto suo.

– indipendenza: la persona conosce i propri bisogni e desideri ma sceglie di non soddisfarli piuttosto che chiedere aiuto.

– indifferenza: la persona ritiene di non avere alcun bisogno o desiderio. Qualcuno dovrà quindi vegliare costantemente  su di essa per assicurarsi che almeno i suoi bisogni primari vengano soddisfatti.

– confusione tra desideri e bisogni: la persona sa quello che vuole e in genere si attiva per ottenerlo. Tuttavia, è incapace di definire un personale progetto di vita, di stabilire le priorità, poiché non ha una idea chiara dei propri bisogni.

 

Difficoltà ad avere  comportamento e reazioni equilibrate

Questo sintomo è più facilmente identificabile da chi vive vicino alla persona che soffre di dipendenza affettiva: le sue reazioni vanno da un estremo all’altro, senza una ragione apparente.

 

Aver riscontrato in noi qualche sintomo della dipendenza affettiva è già un passo avanti verso la guarigione.

 

Trattamento della dipendenza affettiva

Per un trattamento efficace, va rispettata una regola importante: “Apprendere a combattere contro i problemi esistenziali”.

Ad esempio migliorare l’autostima, affrontare la vita con più equilibrio, ecc.

Per fare questo, pè possibile utilizzare le seguenti strategie:

– Riconoscere la natura dei  problemi: scoprendo come subite i sintomi e come essi influiscono su ogni aspetto della vostra esistenza.

– Farsi aiutare: per avere un sostegno nella ricerca di voi stessi, scegliete una persona che sia capace di aiutarvi, di offrirvi l’ascolto di cui avete bisogno.

– Affrontare subito i problemi che vi fa vivere la dipendenza.

 

In conclusione

Il cammino che conduce alla soluzione del problema è spesso difficile. L’impressione di passare da un estremo all’altro fa in modo che ci si possa sentire male nei propri panni.

Di più, il passaggio tra la dipendenza e l’indipendenza crea talvolta molta insicurezza.

Bisogna tuttavia mantenere la fiducia sul fatto che questo disturbo è transitorio e che, in fin dei conti, se ne può uscire.

Magari, con il supporto di un professionista esperto che vi aiuti a porre in una prospettiva migliore il senso della vostra esistenza.

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