A dieci mesi i bambini riescono a fare la differenza tra un oggetto animato e uno non animato

A dieci mesi i bambini riescono a fare la differenza tra un oggetto animato e uno non animato

La comprensione del mondo intorno a loro sopraggiunge molto precocemente nella vita dei bambini, che secondo uno studio recente della Concordia University, sà, dai 10 mesi, fare la differenza tra la traiettoria “involontaria” di un oggetto in movimento e lo spostamento più ponderato di un’automobile o di un animale. Questo è un momento in cui i lattanti distinguono gli esseri viventi dagli oggetti inanimati, una capacità intellettiva di base che permette ai bambini molto piccoli di comprendere meglio il mondo che li circonda.

” Come sa un bambino che un cane può saltare sopra un recinto, mentre un autobus rimarrà al livello del suolo? ” Si è chiesto Rachel Baker, uno psicologo ricercatore alla Concordia University.

Il suo studio che ha seguito 350 bambini dai 10, 12, 16 e 20 mesi, ha valutato la capacità di fare una classificazione di cose animate o inanimate, una capacità che ha potuto valutare in questi bambini, attraverso l’analisi della traiettoria. Siccome i piccoli non hanno potuto esprimere la loro esperienza verbalmente, la ricerca hanno utilizzato la tecnica di assuefazione visiva che consiste nel misurare quanto il soggetto fissa l’oggetto con i suoi occhi. “È possibile valutare la conoscenza che possiede un lattante di un dato fenomeno  in base al tempo durante il quale egli osserva”, spiega Rachel Baker, “perché i bambini si interessano più a lungo alle cose nuove che a quelle che sono a loro familiari.

L’esperienza dimostra che sequenze animate singole di un autobus o di un tavolo che salta al di là di un muro trattengono l’attenzione dei bambini più a lungo rispetto alle sequenze più familiari. Tuttavia, i bambini saranno interessati anche a lungo da un gatto che salta su un muro o che rimbalza contro una parete, due sequenze dell’ordine del reale e del possibile.

In breve, dai 10 mesi, i bambini hanno già consapevolezza di eventuali comportamenti o movimenti possibili e si rendono conto che la traiettoria degli oggetti è più prevedibile di quella degli esseri viventi. Un altro elemento che ha attirato l’attenzione dei ricercatori, riguarda lo scrutare attento dei bambini piccoli che sono portati a “reperire più dettagli” e arrivare molto giovani, prima di sapere come esprimersi, ad una certa comprensione di animali, esseri viventi e oggetti.

 

K. Baker, , T. L. Pettigrew, D. Poulin-Dubois Infant Behavior & Development. Volume 37, Feb. 2014, pag. 119–129

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