Chi non ha tempo prenda tempo

Chi non ha tempo prenda tempo

Dal 1967, un secondo è rappresentato dalla durata di “9.192.631.770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli dello stato fondamentale dell’atomo di Cesio 133° (sic!). L’ora è rimasta di 3.600 secondi.
24 ore per un giorno, non una di meno o di più; nell’arco della settimana diventano 168, pari a minuti 10.080 e complessivi 604.800 secondi. Una “cifra” direbbero a Roma.
Il tempo è un patrimonio importante della nostra umanità, un capitale democraticamente ripartito per ciascuno di noi e uguale per tutti.
Qualcuno asserisce che è più ragionevole affidare ad altri il proprio portafogli piuttosto che l’agenda, forse pensando al valore del tempo e alla sua importanza vitale.
Spesso però, per aver padronanza sul proprio tempo, è sufficiente la piccola parola NO. Uno strumento semplice e utile.
Gestire il tempo vuol dire amministrare la disponibilità di se stessi. Chiedersi “per chi” e per “che cosa” sono disponibile, riguarda decidere e fare delle scelte chiave.
Ciò significa, ad esempio, che se “il lavoro viene prima di tutto”, la famiglia e/o le mie relazioni extra lavoro soffrono e così la mia interiorità o la mia stabilità esistenziale o il mio equilibrio psicofisico.

Vittorio Tripeni (2002) ” Chi non ha tempo, prenda tempo “, in “Oltre il Giardino”. eBook 2018

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